La nostra storia

Momiz Broker S.r.l. è una società che opera da sempre in ambiente iSeries offrendo un servizio di compravendita di usato IBM, di noleggio e di assistenza tecnica, aiutando le aziende di medie esigenze a rinnovarsi minimizzando i costi Edp.
Nati nel 1988, abbiamo ampliato la nostra attività nel 1992, spingendoci sul mercato internazionale. Questa scelta ci garantisce oggi la reperibilità di tutte le componenti di qualsiasi brand in tempi brevissimi.
Godiamo oggi inoltre di una rete di tecnici distribuiti sul territorio nazionale che assicura l’ intervento su qualsiasi problematica hardware o sistemistica.
Il nostro servizio di manutenzione su iSeries e periferiche garantisce così, oltre a qualità nel servizio, anche tempestività d’intervento.
Oggi siamo specialisti nella teleassistenza e nel monitoraggio in remoto del Vostro sistema.

mercoledì 26 novembre 2014

Configurazione Rete AS400: Creazione Linea Ethernet



 

Pubblico questa paginetta che è per tutti coloro che hanno ancora voglia di configurare una rete o hanno problemi con la rete dell'as. Sono informazioni forse banali, ma spesso ce le chiedono i clienti e anche i

lunedì 20 ottobre 2014

Collegamento con LAN console



Sempre più spesso ci vengono chiesti sistemi con ancora il vecchio adattatore twinax per la console.
Da molto ormai i sistemi iSeries possono avere solo una Lan console collegata.  Penso quindi che possa essere utile indicare attraverso queste poche righe come

lunedì 15 settembre 2014

Manualistica, formazione e lavoro.



Nel settore dell’assistenza tecnica sistemistica un argomento spinoso è la formazione.
Infatti per chi approccia a questo lavoro, oltre ad un breve periodo in cui viene seguito da colleghi più esperti, non

martedì 2 settembre 2014

Sicuri di avere un contratto di assistenza originale IBM?




Oggi parlando con l' amministratore di una società informatica con cui collaboriamo in azienda   si constatava che alcuni business partner IBM allacciano contratti di manutenzione hardware con loro clienti facendoli passare per contratti IBM, quando in realtà non

lunedì 21 luglio 2014

Consigli per le vacanze.

E’ arrivato il periodo in cui si va in ferie e si chiude l’azienda nella settimana centrale di Agosto.
I più fortunati chiudono anche tre settimane. Cosa fare con l’iSeries?
Valutiamo assieme le due ipotesi:
La prima ipotesi è di lasciare il sistema acceso, quindi con i contatori su, e in questo caso dovremmo accertarci che, in caso di caduta della rete elettrica per qualche temporale estivo, ci sia un gruppo di continuità che consenta all’iSeries di spegnersi regolarmente avendo la possibilità di chiudere tutti i lavori. Un gruppo di continuità che abbia il cavo che consente lo shutdown (arresto e chiusura dei lavori) del sistema, in quanto il cavo non farà altro che segnalare all’iSeries di spegnersi regolarmente. L’alimentazione che dà il gruppo consentirà un’autonomia di circa 15/20 minuti, che permetterà i tempi necessari alla chiusura dei lavori. Il rientro dell’emergenza, con la riattivazione della rete elettrica, non farà altro che riavviare il sistema come se fosse stato spento con un PWRDWNSYS *IMMED con riavvio automatico.
Come manutentori spesso arriviamo dai clienti che, al rientro dalla chiusura estiva, hanno il sistema spento ed in errore, e molto spesso anche con qualche problemuccio al System Processor (che contiene alcune informazioni di avvio).
La seconda ipotesi è di lasciarlo spento, quando si sa che nessuno si collegherà nel periodo di chiusura. In questo caso bisognerà fare uno spegnimento verificando che il sistema abbia comunque disattivato le riaccensioni automatiche. Il mio consiglio è di non spegnere il sistema per l’intero periodo, ma di programmare le riaccensioni e gli spegnimenti in modo che almeno due volte a settimana la macchina si possa riaccendere. Il perché sta nel fatto che il sistema ha delle batterie, una sul system processor e una sulle schede di protezione raid, ricaricabile, che va alimentata.
Da quanto detto ne segue che prima di chiudere “baracca e burattini”, conviene controllare:
- Lo stato dei dischi con WRKDSKSTS + F11 verificando che le protezioni siano attive.
- Lo stato delle batterie del gruppo di continuità, generalmente segnalato da display.
- Lo stato della rete (se attiva o meno) in modo che il sistema sia correttamente alimentato.
Se non avete un gruppo di continuità con il dispositivo di shutdown per il sistema iSeries, io consiglio i gruppi APC che potrete trovare sul sito http://www.apc.com/home/it/it/ oppure sul nostro sito aziendale http://www.momiz.it/HTML/gruppi%20di%20continuita.html

mercoledì 9 luglio 2014

Ma siamo certi di saper spegnere l’iSeries ?

“I sistemi non si spengono”  Capita spesso che in azienda arrivino chiamate di assistenza perchè il sistema non riparte. Generalmente si pensa che un sistema si possa spegnere e riaccendere come fosse un elettrodomestico, senza pensare che se così fosse chiunque potrebbe farlo.
L’iSeries o l’AS400 è un sistema che gestisce tutta l’azienza, dai dati contabili a quelli di produzione, dalle presenze ai back-up. Elabora e lavora giorno e notte e quando si spegne, lo fa grazie ad un programma che lo fa spegnere e accendere in base a degli orari o a delle condizioni. Ecco perchè io ho pensato di pubblicare come spegnerlo senza staccarlo brutalmente dalla rete elettrica.
Innanzitutto il sistema si presenta in stato di normalità così come lo vedete in questa immagine:
  


01 BN è lo stato di funzionamento normale,
quello che fa in modo che la macchina si accenda e si spenga secondo delle modalità predefinite. L’unica modalità per spegnere un sistema è una delle due che seguono:








 procedura di spegnimento manuale su un sistema di vecchio tipo (9401-150)
  • Premere 1 volta la “freccia su” in modo da fare comparire sul display il numero 02
  • Premere il tasto “INVIO”. Comparirà sul display “02 BN”
  • Premere 4 volte “freccia su” in modo da sostituire le lettere BN con BM (display “02 BM”)
  • Premere 2 volte il tasto bianco dell’accensione. In questo modo l’AS400 (IBM i) incomincia la fase di spegnimento.
procedura di spegnimento manuale su un sistema di recente generazione (9405-520)

Per il 520 o Power5/6/7 lo spegnimento è diverso.
  • Si porta con le freccine il display su 02 e da qui le modifiche vanno fatte scorrendo l’indicatore < con il tasto invio.
  • Si modifica la N in M e si preme il tastino bianco attivando un conto alla rovescia in alto a destra del display da 4 a 0.
  • Tenendo sempre premuto il tastino bianco inizia l’avvio dello spegnimento, indicato dal display con l’inizio dello scorrimento di tutti gli 8 caratteri del display.
In pratica la macchina deve essere in Manuale per poter essere governata da display. Queste operazioni vengono fatte solo in caso di necessità e cioè quando il sistema non è governabile da Client o da Console, perchè in uno stato di errore.
Oggi i sistemi Power5 e superiori sono estremamente sensibili, così come la rete elettrica, dato l’alto assorbimento di energìa, è sempre più vulnerabile. Questo è il motivo per cui è importante e consigliato tenere il sistema sotto gruppo di continuità. Lo spegnimento brusco spesso può generare delle corruzioni o dei danneggiamenti di file , librerie, oggetti se non addirittura problemi hardware che difficilmente potranno autoripristinarsi.
Graziella.

martedì 1 luglio 2014

Rubato dal sito: www.dizionarioinformatico.com

Almanacco: accadde l'1 Luglio

Nel 1646 nasce a Lipsia Goffried Wilhelm Leibniz, filosofo e scienziato tedesco. Fra i suoi molti studi si ricorda il sistema di numerazione binaria da lui ripreso e sviluppato (cfr. Giovanni Caramuel), e l'invenzione del calcolo infinitesimale. Si ricorda in un suo disegno (Medaglia disegnata da Leibniz, datata 15 marzo 1679) la tabella che riporta la numerazione binaria per un suo utilizzo in una macchina da calcolo. Nella medaglia scrisse anche:" Uno ha creato tutto dal nulla", "Uno e' necessario". Perfeziono' la macchina calcolatrice di Pascal, costruendone una capace anche delle operazioni di moltiplicazione e di divisione tramite operazioni di addizione e sottrazione ripetute (tecnica della scomposizione di un problema matematico in sottoproblemi).

martedì 17 giugno 2014

Perché optare per l'acquisto dell'usato IBM iSeries AS/400



Sono molteplici i motivi che possono indurre un utente IBM iSeries o AS400 a comperare l’usato. Potremmo elencarne un po’ e non troveremmo un ordine prioritario preciso, tranne il primo che è “ho a disposizione un budget ridotto rispetto alle necessità”. Effettivamente l’usato consente di incrementare l’hardware esistente con costi bassissimi. L’aspetto determinante è quindi solo economico. Nonostante tutto ci sono anche altri motivi concreti e meno legati al costo dell’hardware in sé; aspetti che riguardano ad esempio l’entrare in contatto con tecnici qualificati che, proprio in quanto non legati al brand, danno volentieri consulenza anche per altre piccole problematiche. Se mi è concesso usare una metafora, è come acquistare un lavabo e chiamare l’idraulico che, visto che c’è, gli faccio dare un’occhiata alla caldaia anche se non è venuto per quella. Diciamo che ciò che alla fine rende o potrebbe rendere maggiormente economico l’acquisto nel medio lungo periodo è un ulteriore contatto con un consulente o un’azienda che c’è anche per le piccole cose, rendendosi accessibile anche economicamente. Aggiungiamo che chi vende usato da qualcuno lo acquista, perché l’usato non si produce che così: e nel qual caso spesso il vecchio sistema dismesso dall’utente può diventare un’inaspettata fonte di guadagno. E volendo, il broker di sistemi ha anche contatti con un rottamatore: ecco che potremmo assolvere anche l’onere della dismissione. Bell’idea quindi avere un contatto con un’azienda che vende usato e fa assistenza tecnica. Il “broker” è un’azienda informatica a tutto tondo, che proprio per la preparazione di questi sistemi e per la rigenerazione delle loro componenti deve avere dei buoni tecnici, con conoscenze sistemistiche, e degli altrettanto rapidi fornitori di componenti per poter intervenire laddove il sistema non risponde. Quindi per concludere optare per l’usato informatico è un vantaggio legato sì alla riduzione di spesa, ma è importante anche perché consente l’accesso ad un rapporto professionale e di consulenza più “vicino” alle necessità dell’utente.

mercoledì 11 giugno 2014

Cosa verificare all’acquisto da broker di un sistema usato.


Come comperare l'usato informaticoQuando si è acquistato un sistema usato as400 o iSeries da un broker va fatta attenzione ad un po’ di cose:
Innanzitutto vanno richieste e verificate le credenziali di accesso alla macchina.
Generalmente le credenziali di accesso sono QSECOFR come ID utente e SECOFR come password, questo perché il broker deve fare rigenerare il sistema e durante questa fase viene richiesto il  cambio della password che di default è QSECOFR.
Se il Broker non ha fatto rigenerare il sistema non va bene.
Rigenerare il sistema vuol dire inizializzarlo cancellando tutte le informazioni “di configurazione” della vecchia utenza e quindi ripulire tutte le vecchie librerie di informazioni hardware, liberando spazio.
Altra cosa importante quando si compera un iSeries usato è verificare che ci siano le “Keys” (chiavi di licenza) per il software installato, questo perché la macchina non si blocchi dopo 70gg. L’importanza delle Keys è data dal fatto che per regolarizzare un sistema usato con IBM ci si impiega tempi assurdi legati a controlli del sistema.
Esiste un’anagrafica dei sistemi in IBM, in cui dalla matricola (Serial Number) della macchina vengono identificati configurazione dal primo acquisto e i vari passaggi di proprietà che la macchina ha avuto dall’uscita di fabbrica; viene identificata anche la “nazionalità” che se è non del paese a cui è destinata deve essere modificata. Questa operazione di modifica “naturalizzazione” è chiamata Drop-in.
Il Drop-in lo fa chi è in qualche modo abilitato. Possono essere attivate richieste anche dal sito IBM, ma solo se si è iscritti come Business Partner o come clienti. Spesso le fa il broker con IBM.
A questo punto ci sono tutti i documenti sia per l’utilizzo che per la regolarizzazione futura.
Il sistema acquistato nuovo, è sufficiente posizionarlo ed accenderlo, così come dovrebbe essere quello comperato usato, che però spesso viene consegnato “come visto e piaciuto” e senza garanzia di 12 mesi.
L’usato ha i 30gg. di convenzione, che danno tutti broker. In genere questo periodo è sufficiente affinché la macchina sia attivata e funzionante.
Nei contratti di acquisto di usato risulta utile far aggiungere con una piccola maggiorazione l’estensione di garanzia a 12 mesi. Spesso questa modalità non viene indicata nei contratti di vendita di usato.
Il vantaggio di questa opzione è che chi ha venduto il sistema ne dovrà rispondere per un periodo sufficientemente lungo e quindi, per non aggravarsi di lavoro, tenderà a fare controlli più accurati prima della consegna oltre, così da non compromettere il buon funzionamento a partire dal trasporto e la messa in loco.

venerdì 16 maggio 2014

Cosa bisogna fare per l'assistenza Iseries e soprattutto per la continuità operativa aziendale

Contratto di assistenza hardware sul sistema
Il sistema AS/400 o iSeries  può avere varie tipologie di postazioni di lavoro; possono essere pc , networkstation, o videoterminali. Nonostante il tutto sia alimentato elettricamente quando si guasta il sistema,  le periferiche restano accese, mentre il sistema restando scollegato ferma il cuore della gestione dell’azienda.
Il contratto di assistenza hardware  (vale per tutti i contratti ) garantisce l’intervento di un tecnico nell’arco delle 8 ore e la sostituzione delle parti guaste senza alcuna spesa.
 Nonostante i sistemi IBM siano affidabili esiste un’eventualità che si verifichi un malfunzionamento, e in tal caso l’azienda deve poter contare su un intervento veloce ed efficace. Quindi il contratto di assistenza tecnica è uno dei servizi di cui tener conto a budget  di spesa edp. Diciamo che è, più che una spesa, un investimento sulla continuità operativa aziendale.

martedì 6 maggio 2014

Quali le nuove figure utili all' ITC

 

In questo periodo di crisi dei consumi, il nostro mercato non è tra quelli più colpiti.
In questa trasformazione costante sempre di più si necessita di nuova tecnologia per potersi avvantaggiare di applicazioni sempre più efficienti.
Ma, cosa fare del "vecchio"che comunque risulta funzionante ed efficiente, anche se non con performance stupefacenti?
Questa è una bella domanda.
Ci sono diverse "possibilità" tra cui quella di vendere ad aziende che sono meno avanzate tecnologicamente e che ne potrebbero benissimo beneficiare. Una seconda possibilità è di integrare con migliorie l'esistente, ma  farlo prevede che il bene sia costantemente tenuto "aggiornato". Per fare ciò il nostro mercato necessita di una figura professionale che manca e che potrebbe essere l'anello tra vecchio e nuovo. La figura di cui parlo è quella di un consulente che abbia conoscenze sulla possibile integrazione tra vecchio e nuovo.
Quando pensiamo ad un prodotto ed alla sua evoluzione, raramente pensiamo ad integrarlo, ma spesso a sostituirlo. Questo perché così ci hanno abituato i vari Brand produttori. del resto proveniamo tutti da un consumismo spinto al punto da contribuire nel metterci  a ko economicamente.
Ogni prodotto però si evolve e non sempre cambia, e questo è dovuto anche alla difficoltà di investire in ricerca da parte dei produttori e soprattutto dimostrato dalla scarsa rivoluzionarietà dei risultati presenti sul mercato.
Il nostro mondo nonostante ciò si continua a dividere tra vecchio e nuovo.
Con questo voglio dire che oltre ad una buona manutenzione dei macchinari e ad una costante volontà di miglioramento di quanto si ha, le aziende potrebbero innovare senza necessariamente sostituire se solo avessero una buona fonte di consulenza.
Ci sono ad esempio mezzi quali la finanza agevolata, che non necessariamente prevedono investimenti per Beni, ma recentemente più su idee e risorse umane.
Mi piacerebbe avere qualche spunto a ciò e anche dei pareri su come dovrebbe essere la figura di questo "consulente ideale".
A voi tutti la parola.
Graziella

martedì 8 aprile 2014

Perchè un unico interlocutore premia.



Ci capita spesso di incontrare giornate difficili.
Clienti che sono in situazioni gravi con sistemi semiparalizzati da una cattiva gestione.
Oggi sistemi, reti, periferiche e quanto di informatico esista in un ufficio non è più un affare così semplice da gestire.
Generalmente succede nelle piccole imprese che il consigliere preferito dal cliente sia l'elettricista.
Tre motivi alimentano questa preferenza:  la familiarità, la convenienza, l'inesperienza.
Mentre il nostro imprenditore è alle prese con l'elettricista, l'azienda necessiterebbe di tre figure fondamentali e cooperanti tra loro che sono il sistemista il programmatore e l'hardwarista.
Il sistemista cura che tutto funzioni collegato nell'infrastruttura edp, il programmatore verifica che i programmi siano configurati correttamente con le periferiche installate e l'hardwarista concerta che le macchine siano quelle che hanno le funzionalità richieste per operare in quell'azienda.
Sembra complicato, ma non lo è, sembra costoso, ma non è così.
All'interno di un'unica struttura dove vi sono le tre figure che cooperano, difficilmente si generano intoppi o malfunzionamenti essendo la struttura nel suo insieme che si assume le responsabilità dell'operato.
In poche parole "spezzettare" per risparmiare diventa un onere futuro qualora anche solo uno degli apparati dovesse dare problemi.
Le cause, e le colpe, infatti potrebbero essere scaricate tra operatori che finirebbero per salvaguardare la loro responsabilità limitata al "pezzetto" di installazione.
Ecco perchè il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad un'unico interlocutore che, nel settore informatico, sia unico referente e responsabile di tutto.
Aggiungo che un contratto di manutenzione o di estensione di garanzia dell'operato, sarebbe l'ideale.
Spero che i nostri clienti riflettano su quanto riportato in questo post, e ci portino nei commenti anche le loro esperienze.

lunedì 31 marzo 2014

Le licenze software si possono rivendere!!

La Corte di giustizia dell’Unione europea ha dato di fatto il via libera al mercato dell’usato anche per quanto riguarda il software.
La decisione prende origine da una causa che ha contrapposto Oracle alla società tedesca UsedSoft, la quale commercializza licenze software delle soluzioni sviluppate dalla società di Larry Ellison.
Oracle sviluppa e distribuisce via Internet software fornendo anche, attraverso un contratto di manutenzione, versioni aggiornate del programma e patch per correggere eventuali errori
Il cliente che scarica dal sito della società la copia del software direttamente sulla propria macchina ottiene il “diritto di utilizzare il programma” mediante un contratto di licenza, che include il diritto di memorizzare in modo permanente copia del programma su un server.
L’origine della causa
La questione è sorta quando Oracle ha citato UsedSoft per ottenere l’inibitoria della commercializzazione di licenze già concesse ad altri soggetti. UsedSoft permetteva infatti attraverso l’acquisto di una licenza “usata”, di scaricare il software direttamente dal sito Oracle.
Inoltre consentiva ai clienti già in possesso del programma di acquistare, a titolo complementare, una licenza, o una quota di essa, per utenti aggiuntivi. Il Bundesgerichtshof, la Corte suprema federale della Germania, ha interpellato la Corte di Giustizia la quale, interpretando la Direttiva 2009/24/Ce sulla tutela giuridica dei programmi, ha chiarito che la vendita di una copia di un software all’utente finale esaurisce il diritto esclusivo di distribuzione previsto a favore del titolare del diritto d’autore.
Il titolare del diritto d’autore, perde così la facoltà di invocare il proprio diritto allo sfruttamento monopolistico nella rivendita della copia del programma. Questo vale per i software su CD-ROM, ma anche per quelli via Internet.
“Il principio dell’esaurimento del diritto di distribuzione – recita la sentenza - opera non solo quando il titolare del diritto d’autore commercializza le copie del proprio software su un supporto informatico tangibile (CD-ROM o DVD), bensì parimenti quando le distribuisce mediante download dal proprio sito Internet”. E ancora: “quando il titolare del diritto d’autore mette a disposizione del proprio cliente una copia – tangibile o intangibile – e conclude, al tempo stesso, a fronte del pagamento di un prezzo, un contratto di licenza che riconosce al cliente il diritto di utilizzare tale copia per una durata illimitata, il titolare medesimo vende la copia al cliente e esaurisce in tal modo il suo diritto esclusivo di distribuzione”.
Quindi nel momento in cui il titolare vende all’utente finale l’utilizzo del software, perde il proprio diritto esclusivo di distribuzione. In altre parole, il titolare non può opporsi alla rivendita della copia. Stessa cosa quando si distribuisca una copia del programma, corretta ed aggiornata. E infatti, secondo la Corte, le funzionalità corrette, modificate o aggiunte, sulla base di un contratto di manutenzione costituiscono parte integrante della copia originale.
I limiti alla “rivendita”
L’acquirente però non può scindere o rivendere la licenza parzialmente. Se la licenza, per esempio, è per cinque utenti non è possibile venderla per tre continuando a utilizzare le due licenze che rimangono. Infine, l’acquirente iniziale quando vende la sua copia deve rendere inutilizzabile il software che ha scaricato sul suo PC. In caso contrario verrebbe violato il diritto esclusivo del titolare del diritto d’autore alla riproduzione del programma.
Download e vendita di software su CD
La Corte si è occupata anche della distinzione tra vendita del software su CD e vendita attraverso download. Secondo i giudici ammettere una distinzione simile comporterebbe una “restrizione alla rivendita di copie di programmi scaricati via Internet … al di là di quanto necessario per tutelare l’oggetto specifico della proprietà intellettuale“. Per questo, un nuovo utente può scaricare sul proprio computer una copia già venduta ad altro acquirente. Tale download – chiarisce ulteriormente la Corte – deve essere considerato quale riproduzione necessaria di un programma che deve consentire a tale nuovo acquirente di utilizzare il programma stesso in modo conforme alla sua destinazione.
Il cliente della UsedSoft può, quindi, procedere in quanto legittimo acquirente della copia corretta e aggiornata del programma a scaricare copia stessa dal sito Internet della Oracle, titolare del diritto d’autore.

fonte: http://www.ict4executive.it/ict4pmi/focus/focusarticle/journal_content/56_INSTANCE_3j1n/10402/198223

martedì 18 marzo 2014

Crisi economica, ripresa e mercato dell'usato.

La situazione economica attuale non segna ancora una ripresa degna di chiamarsi tale.
Gli investimenti per l'information technology, per ricerca e innovazione, in Italia come anche in buona parte dell'Europa,restano ancora un obiettivo da raggiungere.
Molte infrastrutture EDP sono ancora fatte di vecchie cablature e con sistemi di sicurezza dei dati al limite delle normative vigenti.
Si investe infatti di malavoglia in sistemi di sicurezza mirati unicamente ad evadere gli adeguamenti di legge, senza la comprensione di una reale utilità, quando in realtà una lettura attenta delle normative di fatto migliora la gestione delle informazioni aziendali.
Si finisce così per non vivere un investimento in quanto tale, ma per limitarne i costi di spesa.
Gli investimenti legati quindi al sistema gestionale aziendale sia Hardware che Software si sono trasformati in una "spesa" non indispensabile, ma obbligata.
In quest'ottica affrontare l'acquisto di un nuovo sistema iSeries IBM diventa quasi improponibile, solo poche aziende di fascia medio-alta, sono strutturate per farlo.
La stessa IBM pare porre dei grossi vincoli sugli acquisti con selezioni troppo ferree sui finanziamenti all'acquisto e con prezzi di partenza ancora molto elevati.
Per il versante Usato, lo vediamo noi del settore, le cose procedono diversamente.
Molte aziende si rivolgono quindi al mercato dell'usato per la facilità di recupero di parti
di recente fabbricazione a prezzi inferiori di almeno il 70% rispetto al nuovo, molte altre cercano di mantenere l'assistenza hardware, il tutto a ridare senso e luogo al vecchio mercato dell'usato.
Dal 1988, anno di apertura di Momiz Broker, ad oggi, questo mercato ogni tre o quattro anni sembra doversi spegnere, ma per poi riprendere vitalità.
Per questo motivo vi invitiamo a rivalutare le nostre offerte che spediamo via e-mail periodicamente per provare a valutare anche una possibile crescita degli investimenti
EDP sfruttando così alcune delle occasioni proposte.
Disponibili a maggiori informazioni ci trovate al nr. tel. 0362-310777.

venerdì 7 marzo 2014

Aumenta il tuo fatturato del 5% lavorando con noi.

7 nostri clienti dall'inizio dell'anno hanno proposto la nostra manutenzione hardware aumentando così del 5% il loro fatturato annuo.
La ricetta è semplice: aggiungono alla manutenzione software anche la manutenzione hardware e sistemistica delle macchine informatiche, tutte.
Garantiscono così l'efficienza di tutta l'infrastruttura informatica evitando l'ingresso di altri interlocutori.
Le garanzie di continuità operativa che ha il cliente finale, sono elevatissime per almeno 2 motivi: il primo è l'impossibilità di scaricare le responsabilità da parte del fornitore su un altro interlocutore essendo l'unico, l'altra è la rapidità d'intervento dovuta all'unicità della parte in causa.
Abbiamo disponibili 3 formule contrattuali che abbiamo voluto chiamare con nomi di pietre preziose
Visualizzale in questi link : Diamante, Rubino, Zaffiro

lunedì 3 marzo 2014

Come individuare i problemi nel sistema iSeries

Spesso capita di trovare al mattino il led arancio acceso sul display del sistema.
Abbiamo visto come spegnere il led arancio, ma prima di spegnerlo dovremmo cercare di risolvere il problema che l'ha acceso.
Sicuramente, anche se il sistema è attivo e funzionante,si sono verificati degli errori che sebbene superati accendono il led per segnalare che qualcosa non è andato come doveva.
Come scopriamo cos'è successo?
Ci posizioniamo sulla riga comandi e digitiamo WRKPRB dopodiché diamo invio.
Ci appare una schermata con dei record e con sopra la classica legenda.
Usiamo il comando 5 = Visualizzazione posizionandoci sul campo che anticipa il record di descrizione sommaria
Ci appare una schermata, con diverse indicazioni. A noi serve sapere il System Referenc Code o (SRC) e l'unità che notifica.
Ci sono inoltre disponibili anche altri tasti funzione che ci consentono di approfondire la ricerca sia delle cause sia delle parti (Part Number IBM) che potrebbero essere da sostituire.
Diciamo che una volta in possesso anche solo dei 2 dati (SRC e parti coinvolte) siamo in grado di anticipare al manutentore le informazioni necessarie a comprendere cosa può essere successo.
Un'altra segnalazione importante è la data e l'ora, che spesso coincide con problemi legati alla rete elettrica o ad
attività che ci aiutano ad individuare la potenziale causa del guasto.

lunedì 24 febbraio 2014

Le competenze e il recupero del materiale obsoleto.


Il nostro mestiere è quello di fare manutenzione e commercio di sistemi di elabolarazione e tra le nostre attività, quella che dà più valore al nostro servizio è la capacità di riparare macchine elettroniche che risultano ormai obsolete.

Stiamo attraversando una fase economica peraltro delicata, in cui le aziende sono obbligate ad ottimizzare al massimo le risorse esistenti, sostituendo solo quelle che, porterebbero all'attività degli oneri.
Infatti grazie alla innovazione tecnologica vi sono prodotti che comportano reali risparmi in azienda, se sostituiti ad altri vecchi.
Un esempio sono le stampanti multifunzione, ma anche semplicemente pc o server sostituiti ormai da tempo ai vecchi fax e agli ancor più remoti telex.
Basta pensare anche solo alle macchine tipografiche e alle nuove tecnologìe di stampa o addirittura alla discografia, oggi realizzabile su pc, con strumentazioni software sofisticate, ma di accessibilità quasi domestica.
Nonostante questo molte macchine seppur vecchie anche di decenni tengono il passo con i costi e devono essere mantenute.
La nostra capacità di acquistare lotti di materiale informatico obsoleto, ma funzionante, ci dà la possibilità di poter intervenire proprio presso quelle aziende che sono determinate e a volte costrette a conservare questi sistemi, che a parità di costi non trovano alternativa nel mercato del nuovo.

Un esempio sono i pc su cui gira Software per la robotica industriale, che determina la produzione di parti costruite allo stesso modo da quindici o venti anni ad oggi. Per quest'attività non vi sarebbe necessità di sostituire nè hardware nè software, se non fosse che i Personal computer e le loro componenti hanno anch'essi un ciclo di vita.

E' chiaro che ci sono aziende di produzione che innovano costantemente i loro sistemi produttivi, così come ve ne sono altre che non ne hanno di fatto la necessità. Per queste avere le parti sostitutive per i loro sistemi informatici significa di fatto risparmiare costi e investimenti di produzione mantenendo l'esistente, ma soprattutto significa dedicare ad investimenti nuovi le risorse economiche non spese, allargando la produzione a nuove parti.

Il tutto per dire che Momiz Broker, attraverso l'acquisto di materiale obsoleto, per alcune aziende, può supportarne altre attraverso il servizio di manutenzione o la sola vendita di parti.

Vi è di fatto un recupero e un' ottimizzazione della risorsa elettronica, che di questi tempi può solo risultare utile e in alcuni casi vitale.

Se anzichè avere dei cespiti informatici da dismettere avete dei sistemi di elaborazione che intendete non sostituire, ma mantenere, telefonateci che molto probabilmente potremo esserVi utili.

martedì 18 febbraio 2014

System Reference Code


Individuare il significato degli errori a pannellino dei sistemi iSeries as400 non è poi così complicato esiste un sito in cui è facilmente individuabile il problema e le eventuali parti  coinvolte o o files corrotti:
SRC LIST IBM


giovedì 13 febbraio 2014

RESET LED YELLOW




Qui di seguito è indicata la procedura che consente di azzerare gli errori segnalati dal sistema con l'accensione di un led arancione a pannello del sistema.
Il led va spento solo dopo che il problema è risolto mettendo il sistema in condizione di risegnale un eventuale successivo guasto.

Questa la procedura per togliere la condizione di errore sugli iSeries 940x-520 e successivi.
1  Entrare dalla riga comandi in  STRSST dopo aver recuperato la password dei DST
2  Selezionare il punto 1 (START SERVICE TOOL) e premere invio
3  Selezionare il punto 7 (HARDWARE SERVICE) e premere invio
4  Selezionare il punto 6 (WORK WITH SERVICE ACTION LOG)
Si presenterà una videata con delle date. Converrà anticipare di un periodo significativo la data di inizio registrazioni da visualizzare così da avere visualizzati tutte le registrazioni possibili avvenute anche in precedenza poi premere invio.   
5  Confermare con F6 e poi con F10 ( RESET LED YELLOW).   

A questo puntola macchina è pronta per ricevere eventuali nuove segnalazioni.

lunedì 10 febbraio 2014

Dismissioni informatiche


Siamo alla chiusura di bilancio e ci accorgiamo che a libro cespiti abbiamo materiale edp da dismettere.
Materiale tra cui Vecchi pc, video o sistemi inutilizzati che occupano spazio utile in azienda.
Il sistema più veloce per disfarsene è venderlo ad una società come la nostra che per l'assistenza ne recupera le parti in buono stato se non addirittura lo ripropone nel mercato dell'usato.
Alla possibilità di realizzare qualche euro si aggiunge la possibilità di utilizzare il valore recuperato per compensare la spesa relativa alla eventuale rottamazione, che necessita di centri specializzati allo smaltimento ai quali noi ci rivolgiamo.
La nostra proposta è quindi quella di controllare se oltre al vostro vecchio AS/400 avete nascosti in qualche sgabuzzino materiale vecchio, ma integro, di cui liberarvi realizzando qualcosa.

Sul nostro sito inoltre c'è la possibilità di richiedere un preventivo, oppure è possibile inviare una mail a dismissione@momiz.it con le caratteristiche del materiale dismesso.
Per un contatto diretto il riferimento è Fabio o Graziella e il numero di telefono è 0362/310777.

Video Momiz broker

giovedì 6 febbraio 2014

Configurazione del sistema

“Un uomo saggio crea più occasioni di quante ne trova”

Controllare la configurazione del sistema spesso serve a verificare se lo stesso può essere incrementato di dischi o di ram.
Alcuni passi ci consentono oltre che di controllare cosa ha il sistema, quali sono i tagli di disco o di ram installati e soprattutto se le parti installate sono operative.
Il comando è semplice.
Sempre dalla linea comandi si digita DSPHDWRSC *AHW e si da invio.
Comparirà una schermata con una lista di risorse hardware seguite dalla dicitura operativo o non rilevato se la risorsa non c'è, ma c'era.
Il tasto funzione F6 ci consentirà di produrre la stampa.

Spesso prima di ogni qualsiasi offerta noi chiediamo al cliente di produrre questa stampa proprio per verificare se vi sono possibilità di ampliamenti.

mercoledì 5 febbraio 2014

Protezione dischi


"La migliore preparazione per domani è fare il tuo meglio oggi."


Sistema di protezione Raid o Mirroring
Nell’ottica della continuità operativa un consiglio valido e collaudato ampiamente è quello di attivare le protezioni ai dischi. Raid con un minimo di tre o quattro dischi, a seconda del tipo di scheda adattatore o mirroring su coppie di dischi di uguale capacità.
Questa protezione consente di continuare a lavorare sul sistema anche quando un disco si danneggia, inviando un messaggio all’operatore, che può chiamare il servizio di assistenza per una pronta sostituzione della parte danneggiata. E’ chiaro che per queste modalità viene sacrificato dello spazio su disco, ma oggi i dischi, nuovi ed usati costano poco.
Con il manutentore si possono concordare costi.

Come verificare se le protezioni sono attive sul vostro as400

La vostra opinione


martedì 4 febbraio 2014

Back-up di sistema


Poche sono le aziende che dedicano attenzione al back-up di sistema. Dicono tutti : - I salvataggi l ' as li fa tutti i giorni. - E' vero, ma delle sole librerie dati.
In pratica tutti o quasi tutti i programmi fanno salvare le librerie dati in quanto questi vengono modificati quotidianamente. Librerie programmi e librerie di sistema non vengono quasi mai salvate. Ma cosa succede se devo ricaricare tutto? L'azienda ha i dati, la softwarehouse ha i programmi?

Istruzioni su come fare un Back-up di sistema

venerdì 31 gennaio 2014

Fabio


Mi chiamo Fabio e da circa 8 anni lavoro in Momiz Broker.
Oltre ad occuparmi della parte contabile, svolgo anche l’attività di assistenza clienti per quanto riguarda l’apertura dei Ticket di manutenzione hardware.
Assistere un cliente significa ascoltare le Sue richieste e le problematiche di natura tecnica per dare risposta o trovare delle soluzioni nel minor tempo possibile.
Così, quotidianamente , ricevo telefonate e e-mail di clienti che chiedono interventi sui loro sistemi o sulle apparecchiature informatiche.
Come prima cosa mi rendo disponibile per capire qual è il loro problema, facendo domande mirate, fino a guidarli telefonicamente alla lettura dei messaggi di errore, e dopo aver acquisito informazioni sufficienti, procedo ad un’analisi accurata consultando sia manuali on-line sia i nostri tecnici più esperti.
Fatta l’analisi e trovata la soluzione procedo all’assegnazione del tecnico e ricontatto il cliente per l’intervento.
Le componenti principali per un buon intervento tecnico, risolutivo del problema sono: la disponibilità del cliente a dedicarci il sistema (a volte spegnerlo), la disponibilità delle parti, e quella del tecnico; molto spesso riesco a combinare tutto in breve tempo. La difficoltà maggiore sta nel riuscire a far coincidere le disponibilità del tecnico con gli orari del cliente. Generalmente il tutto si risolve in 5 o 6 ore dalla chiamata del cliente.
Il mio obiettivo è cercare sempre di seguire il cliente e di aiutarlo in modo che sia contento del nostro operato.

Graziella


Mi chiamo Graziella Rubin, sono da 25 anni a capo di Momiz Broker srl
Ho sempre lavorato in ambito commerciale nel settore informatico e in particolare nel 1988 ho avviato quest’attività.
Nei primi anni l’attività era esclusivamente di “brokeraggio” di sistemi di elaborazione dati #usati di marca IBM.
Successivamente ho maturato anche esperienza tecnico-sistemistica grazie ai tecnici che hanno collaborato con noi, fino ad arrivare alla riparazione diretta in laboratorio e alla consulenza telefonica.
Negli anni l’azienda si è evoluta e oggi contiamo al nostro attivo diverse centinaia di contratti di assistenza tecnica.
Oltre ai contratti e alla vendita di sistemi diamo un sostanzioso  supporto ad altre aziende informatiche di ricerca parti.
Abbiamo creato questo Blog per mettere in contatto gli operatori informatici tra loro favorendo lo scambio di soluzioni, novità, e contatti.
Ci interessa un vostro parere.

Marta


Mi chiamo Marta e lavoro in Momiz da poco.
Tra le varie mansioni che mi sono state assegnate, una è la ricerca delle parti per manutenzione.
La ricerca inizia sempre dalla richiesta di una parte fatta da un cliente. Per la ricerca è per me fondamentale avere il nume di parte che mi consente di trovare nel circuito quella parte esatta. E’ chiaro che più informazioni ho dal cliente più facile è ottenere risultati in tempi brevi.
I 25 anni di esperienza di Momiz fanno la loro parte in quanto mi consentono di accedere ad un Network Internazionale contattabile in modalità pressoché istantanea, attraverso una mail on-line o una chat cosi da avere subito  quotazione e disponibilità della parte.
Quando la risposta tarda ad arrivare mi attivo con una telefonata diretta.
A volte capita che il Part Number non sia corretto o sia incompleto, così attraverso Google mi attivo a  recuperare tutte le informazioni necessarie per poterlo comunque poi richiedere nel circuito.
E’ la mia un’attività stimolante, che mi obbliga a selezionare i fornitori più adatti e tempestivi, quelli che offrono il miglior servizio sia per la scelta dello spedizioniere che per la qualità e la garanzia sulla parte. Tutto per fornire al meglio anche il mio cliente.
Spesso il mio lavoro si concretizza in un ordine in tempi brevi  (dalle 4 alle 6 ore), altre volte i tempi sono più lunghi (4 o 6 giorni) e in quel caso le disponibilità e i prezzi possono anche cambiare. In quest’ultimo caso il mio lavoro deve ripetersi per trovare nuove disponibilità e possibilmente gli stessi prezzi.

Davide



Mi chiamo Davide e lavoro in Momiz da poco.
Le mie mansioni sono principalmente legate alla gestione del magazzino.
Non appena i miei colleghi ordinano della merce mi viene consegnato l’ordine e, se disponibile, un riferimento della spedizione così che io possa sapere ogni giorno cosa entrerà in magazzino.
In modo analogo, in caso di vendita, mi vengono forniti gli ordini in uscita che mi consentono di testare e imballare per tempo la merce venduta.
Questo flusso di informazioni è di fondamentale importanza per la mia attività poiché mi consente di gestire in maniera ottimale sia lo spazio che il tempo a disposizione.
Essendo le mansioni sopra descritte molto legate all’attività dei miei colleghi il mio carico di lavoro difficilmente rimane costante, per questo è necessaria molta elasticità nell’organizzazione del tempo.
Nei periodi in cui la logistica in entrata e in uscita non mi tiene particolarmente occupato cerco di mantenere sempre monitorate le giacenze di magazzino attraverso inventari parziali, oppure pulisco ed effettuo test sul materiale ritornato dagli interventi per vedere se è possibile recuperarlo.